Nel 1805 Heinrich Floris Schopenhauer si toglie la vita. Ufficialmente per questioni economiche,in realtà a causa dell'insofferenza da parte della moglie, cosa che Arthur, anche in futuro, non le perdonerà mai. L'autore, alternando terza e prima persona, ricostruisce in modo immaginario la vendetta di Arthur nei confronti della madre, vendetta che lo porterà all'autodistruzione.